Durante il pomeriggio di Natale, mentre ci si recava all' ospedale di Cuggiono per offrire qualche piccolo dono agli ammalati e portare un poco di allegria con l' orchestra del nostro oratorio con "Sinela" Baroli e Aquilini, io, don Pierocercai di persuadere Gianluigi a passare la serata e la notte con la sua famiglia, assicurandogli che io stesso avrei vigilato diligentemente che nulla accadesse....
Alla fine vinta ogni reticenza, sicuro che avrei fatto buona guardia in sua vece, egli accettò di trascorrere quella sera particolare con la sua famiglia.
Stabilito questo con certezza gli chiesi di passare da Biagio Belloni, per dirgli di venire da me per prendermi la misura per un paio di scarpe di cui, dissi, avevo proprio bisogno.
La richiesta lo meravigliò non poco, ma eseguì l' incarico diligentemente.
La riunione ebbe inizio alle 20; vi presero parte, oltre il sottoscritto: Albertino Marcora, il fondatore, Biagio Belloni, il futuro comandante della Gasparotto, i cugini Pedretti di via Bandiera, Paolo e Santino (Russ Marsalin e suo cugino) un "Vighet", che abitava nel cortile dirimpetto alla chiesa Sant' Ambrogio, Angelo De Bernardi e Miriani, soprannominatose non erro , "Neghar".
Questo fu il primo nucleo della Divisione Alto Milanese, che si estese poi a Cuggiono, Castano, Busto Arsizio, Legnano ed In altri paesi della zona. Il parroco Gilardi, messo al corrente della cosa, si accontentò di suggerire poche parole ma importanti: "Devi dire a questi giovani di essere prudenti e soprattutto saper tacere." Dove si osservò questa regola, non si ebbero molti problemi dai nazifascisti ; in alcuni paesi, come Cuggiono e Castano vi furono i morti.
Ricordando l' Anniversario della Liberazione ci è offerta l' occasione per fare memoria della radici cristiane della
Resistenza Inverunese, nata e cresciuta all' ombra del campanile.
PER NON DIMENTICARE !!!!!
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PER NON DIMENTICARE !!!!!
PER NON DIMENTICARE !!!!!
PER NON DIMENTICARE !!!!!
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